mercoledì 11 settembre 2013

Ognuno ricambia ...come può!

C'era una volta un barbiere che decise di dedicare una settimana all'anno del suo lavoro per le opere di bontà al servizio della comunità.
Una mattina, arrivò un fioraio.
Al momento di pagare, il barbiere, con un sorriso smagliante, lo accompagnò all'uscita e spiegò che era tutto a posto. Non doveva pagare nulla, poichè in quella settimana, aveva deciso di lavorare per il benessere della comunità.
La mattina successiva, all'apertura, il barbiere trovò uno splendido mazzo di fiori variopinti. Un biglietto spiegava che il fioraio era grato e voleva ricambiare la generosità del barbiere.


Un'altra mattina, arrivò il verduraio.
Al momento di pagare, il barbiere, con un sorriso smagliante, lo accompagnò all'uscita e spiegò che era tutto a posto. Non doveva pagare nulla, poichè in quella settimana, aveva deciso di lavorare per il benessere della comunità.
La mattina successiva, all'apertura, il barbiere trovò uno cesto con frutta di stagione e verdura freschissima. Un biglietto spiegava che il verduraio era rimasto colpito dal gesto del barbiere e, grato, voleva ricambiare la sua generosità.
La mattina successiva, poi, arrivò nel salone del barbiere, il fornaio.
Anche con lui, dopo avergli lavato e tagliato i capelli, al momento di pagare, il barbiere, sfoderò il suo sorriso più smagliante, e, accompagnandolo all'uscita, gli spiegò che era tutto a posto: non doveva pagare nulla, poichè in quella settimana, aveva deciso di lavorare per il benessere della comunità.
La mattina successiva, il barbiere trovò accanto alla saracinesca del suo locale, un enorme cesto con focacce e pane e dolci genuini. In un biglietto il fornaio spiegava che si sentiva in debito e voleva ricambiare la generosità del barbiere.
Infine, una mattina, arrivò nel salone il Signor Sindaco del paese che chiese di lavarei e tagliargli i capelli e accorciare la barba e i baffi. La conclusione fu sempre la stessa. Il barbiere accompagnò il Sindaco alla porta e lo salutò spiegando la sua idea per il benessere della sua piccola comunità.

La mattina successiva, il barbiere era ancora distante dal suo negozio e già vedeva tanta gente sulla via. Davanti all'entrata del salone c'era una fila interminabile con la moglie del Sindaco, i suoi 6 figli, il genero della figlia maggiore, la nuora del suo secondogenito, la suocera e tre cugini pronti per tagliarsi i capelli.
[questa storia è tratta da una favola andalusa del XVI secolo]